Quest’anno le novità relative ai vari brand che si occupano di smartphone sono state tantissime: l’evoluzione e la reinvenzione dei dispositivi, scocca, hardware e software inclusi, sono diventate sempre più veloci e “intelligenti”, nel senso che hanno cominciato, con il tempo, ad imparare da se stesse (e dai competitors, ovviamente).
Anche il brand cinese OnePlus si è lasciato coinvolgere da questo tipo di atmosfera.
Il gettonatissimo modello 5, infatti, è stato da pochissimo sostituito dalla sua evoluzione naturale, il 5T, che strizza l’occhio alla linea moderna, a livello estetico, ma monta un processore Snapdragon 835, identico a quello del suo predecessore, quindi, ma semplicemente per il fatto che, ad oggi, è ancora la soluzione più potente firmata Qualcomm.
Caratteristiche tecniche
Perchè si dovrebbe scegliere il nuovo OnePlus?
In effetti il prezzo, per quanto accattivante, non è troppo competitivo: si parla, infatti, di due versioni, a prezzi di 499 e 559 euro; certo, siamo in una fascia nettamente più bassa rispetto al nuovo gioiellino Apple, ma non troppo lontani da Nokia, LG o Samsung, marchi che il mercato e il grande pubblico hanno sempre scelto ed apprezzato.
È pur vero, però, che chi ha saputo affezionarsi al modello precedente sarà, di certo, entusiasta di provare l’evoluzione naturale di OnePlus, afferrando la novità del momento e guardando gli autentici balzi in avanti fatti.
Cominciamo dalla RAM, che potrà essere opzionata tra 6 o 8 GB, e dalla memoria interna, di 64 o 128 GB.
Lo schermo è in 18:9 (156,1x75x7,3 millimetri), con bordi non più spigolosi, come tutti i competitor maggiori del momento, e c’è una chicca: la risoluzione è Full HD.
Per dare spazio a questa “distesa di pixel”, il lettore di impronte digitali è stato spostato sul retro, proprio come era accaduto per gli Huawei. Inoltre, è possibile abbinare il tutto ad un sistema di riconoscimento biometrico facciale, da qualcuno definito, però, un po’ fragile, poichè interamente basato sull’utilizzo della fotocamera frontale.
Allacciandoci, così, al comparto fotografico, troviamo una doppia fotocamera (16 e 20 megapixel): niente unità con zoom ottico e miglior resa sulle basse luminosità. Il primo sensore è gemellato dal modello precedente: è il Sony IMX 398, ottimo per i dettagli e i colori; il secondo, invece, è un IMX 376K, ottimizzato per la modalità notturna o, comunque, per gli scatti realizzati in zone a bassa luminosità; il sensore, infatti, è automaticamente settato per sostituirsi a quello principale quando “avverte” scarsa luminosità nell’ambiente.
Durante la fase di scatto, lo schermo si può calibrare manualmente o tramite impostazioni predefinite ed anche il sistema operativo è stato rivisitato in modo da essere più profondamente personalizzabile.
Per quanto riguarda il reparto SIM, inoltre, si riscontra un doppio slot, la connettività è garantita anche da Bluetooth 5 e NFC e la batteria (di tutto rispetto, visto che è da 3300 mAh) supporta la ricarica rapida OnePlus (Dash Charge).