Quando siamo passati dai cellulari agli smartphone il grande pubblico ha accolto con entusiasmo questo step, guadagnando dei telefoni che sono quasi dei computer e una qualità grafica, fotografica e a livello di performance che ha cambiato, radicalmente, il suo quotidiano.
Lavoro, vita privata, reperibilità, internet e tutta una serie di gadget sono, infatti, a nostra completa disposizione h24, 7 giorni su 7 e, soprattutto, nell’immediato: qualcosa che, solo una quindicina di anni fa, sarebbe stato impensabile anche solo da immaginare.
Ma per ogni storia a lieto fine c’è sempre un neo da non dimenticare, una paura che ognuno dei protagonisti è costretto a fronteggiare come pegno per quell’epilogo così strepitoso: nel nostro caso, questo neo si chiama “display“.
La fragilità del display ha una soluzione auto-rigenerante nel prossimo futuro?
Chi non ha provato quel brivido che corre lungo la schiena nel vedere il proprio telefono volare da un ripiano e finire, a testa in giù, sul pavimento?
Purtroppo, si tratta di incidenti molto frequenti, che possono capitare a chiunque e per i quali non sempre si può trovare una soluzione conveniente: cambiare/riparare un display per uno smartphone di ultima generazione significa, molto spesso, spendere una cifra di poco inferiore a quella che coinvolgerebbe l’acquisto di un dispositivo nuovo, per cui in molti preferiscono continuare ad utilizzare un telefono rotto (ove possibile), aspettando il momento giusto per cambiarlo. Senza contare che i dispositivi mobili sono appannaggio anche di giovani e giovanissimi, notoriamente “sbadati” e incuranti più degli adulti, e di anziani, che li utilizzano per comunicare con la famiglia, soprattutto quando rimangono soli.
Proprio per questo, sul web sono stati messi a disposizione dell’utenza tantissimi sfondi e wallpaper progettati e pensati proprio per decorare… display rotti! Una faccenda che ha veramente dell’incredibile e che ci fa comprendere la sostanza tragicomica di questa storia.
Ma la soluzione che il futuro potrebbe metterci a disposizione potrebbe salvare i nostri smartphone da queste fini impietose.
Un ricercatore dell’Università di Tokyo ha infatti scoperto, per puro caso, che un particolare polimero è in grado di auto-rigenerarsi: proteggendo i nostri schermi con questo materiale, crepe e graffi permanenti finirebbero per diventare solo un brutto ricordo.
In sostanza, i bordi di questo polimero, premuti insieme, si fondono in automatico tra loro e permanentemente: niente alte temperature, niente condizioni ambientali particolari da ricostruire. Una vera rivoluzione.
Pellicole in plastica e in vetro temperato, così, potrebbero evolvere in protezioni forgiate con questo particolare e specifico materiale che, posizionate a tempo indeterminato sui nostri schermi LCD, renderebbero possibile una eventuale rimessa a nuovo con pochi euro e, soprattutto, un salvavita definitivo per il nostro dispositivo.
Non rimane che aggiornarsi per capire come e se tutto questo si realizzerà.