Si parla già di Android Q, anche se l’aggiornamento ufficiale del sistema operativo firmato Google non dovrebbe arrivare prima di Agosto. Una discussione possibile visto che lo staff ha rilasciato la developer preview, cioè l’anteprima per gli sviluppatori che avranno, così, modo di fare un primo beta testing.
Secondo i rumors che infiammano già la rete, saranno parecchie le novità che interesseranno questa nuova versione ma, come sempre, la conferma ufficiale arriverà soltanto quando potremo scaricarla sui nostri smartphone.
Geolocalizzazione
Una miglioria importante, che vale la pena citare per prima, è quella che riguarda la nostra privacy: infatti, le app connesse con la geolocalizzazione non potranno più accedere alla nostra posizione quando il dispositivo non sarà in uso, a meno che non lo desideriamo.
Batteria
Un’altra chicca sarà quella di poter stimare la durata della carica della batteria e non più solo, quindi, la “quantità”, ovvero la percentuale che siamo abituati a ritrovarci sullo schermo. Un po’ quello che succede già da diverso tempo con i Pc portatili, che ci consentono di evitare uno spegnimento brusco (oggi, fortunatamente, trasformato in una sorta di freeze/stand-by) conoscendo esattamente il tempo residuo di “scorta” e avvertendoci con alcune notifiche dell’immediato bisogno di caricare la batteria.
Insomma, i nostri smartphone cominciano ad assomigliare sempre di più a dei laptop in miniatura.
Funzionalità e grafica
Seguendo un po’ il trend generale, anche sui dispositivi che fanno capo a Big G esisterà la “dark mode“, cioè la modalità di schermata più scura, pensata per riposare gli occhi e consumare meno energia. Potrà tornare utile in caso di low battery o per chi passa davvero tante ore dinanzi allo schermo del cellulare per motivi personali e/o di lavoro.
Sarà disponibile, inoltre, un menù di richiesta rapida per funzionalità momentaneamente disattivate, un nuovo font con fino a quattro colori degli accenti, un pulsante per le emergenze accessibile dal menu per lo spegnimento, un registratore dell’attività dello schermo (fino ad oggi, quello che veniva riprodotto a display poteva essere memorizzato solo attraverso delle app trasversali), una modalità desktop e alcune modifiche del sistema operativo pensate per adattarsi agli smartphone pieghevoli che, ormai, stanno sulla via imminente del rilascio; il rischio, altrimenti, sarebbe stato quello di farsi cogliere impreparati, anche se c’è ancora tanto da fare.
Allora, curiosi di scoprire cosa ha in serbo per i suoi affezionati utenti l’azienda più popolare di Mountain View?