Dalla Cina con furore.
Belle ed originali novità arrivano per i nuovi smartphone di casa Oppo, che puntano a strabiliare il giovane pubblico del Vecchio Mondo.
In un momento storico abbastanza fermo per quanto riguarda le innovazioni tech rivolte al mobile, il brand si è inventato una peculiarità hardware che, a vederla presentata, sembrerebbe davvero irresistibile: si tratta, in sostanza, di una fotocamera retrattile che consente di usufruire del 93% dello schermo come display quando l’app relativa non è in funzione.
Scopriamone i dettagli.
Fotocamera retrattile: quanto è sicura?
Il 24 Aprile, Oppo ha presentato una nuova gamma di smartphone durante un evento speciale tenutosi a Zurigo: sono stati, così, introdotti, i nuovi Reno, Reno Zoom 10X e Reno 5G, tutti interessati da questo tipo di tecnologia (per il momento esclusiva, nonostante il brand appartenga allo stesso gruppo che controlla OnePlus con cui è andato a braccetto fino a qualche tempo fa).
Per raggiungere questo risultato ci sono voluti un nuovo centro di ricerca sul design (a Londra) e l’attivazione di una partnership con il Royal College of Art: il modulo retrattile ospita la fotocamera frontale e il flash posteriore, liberando lo schermo e fuoriuscendo in alto, dal lato corto, in 0,8 secondi quando si attiva l’app fotocamera oppure per la funzione sblocco con il riconoscimento facciale.
Solo a parlarne sembrerebbe qualcosa di innovativo, certo, ma anche di estremamente fragile. L’azienda, però, assicura un utilizzo fino a 200.000 volte senza guai, in pratica un utilizzo medio di cento volte al giorno per almeno cinque anni; un tempo decisamente ottimistico, vista la durata degli smartphone che, in media, non arriva nemmeno a questi numeri!
Inoltre, per i distratti e pasticcioni, è stato inserito un accelerometro capace di “accorgersi” se il telefono sta cadendo con la fotocamera aperta, innescando immediatamente la chiusura del modulo.
Le differenze tra i tre modelli sono parecchie ed investono, ovviamente, il chip, gli zoom e i sensori fotocamera: il modello base, ad esempio, ha solo 2 obiettivi da 248 e 5 MegaPixel.
Sul software, invece, vale spendere qualche parola perché potrebbe suonare nuovo per chi non ha confidenza con il marchio: si tratta, infatti, della versione 6 di Color OS, un sistema operativo creato dalla stessa Oppo Electronics come fork di Android. In questo caso, si tratta di una personalizzazione basata sulla versione 9.0 Pie del sistema operativo di Google con una bella interfaccia snella e intuitiva.
Non mancano l’Intelligenza Artificiale e un’applicazione (Ultra Night Mode 2.0) per le foto notturne che che garantisce immagini sempre a fuoco e con poco rumore di fondo.
La nuova gamma è già disponibile in Italia ai prezzi di 499 e 799 euro, mentre il 5G sarà distribuito – almeno per il momento – soltanto in Svizzera ad un costo di 899 euro.