Come sappiamo, il roaming è quel servizio che permette di chiamare, inviare SMS e navigare con la propria SIM telefonica anche dall’estero, appoggiandosi ad un rete straniera pagata dal nostro operatore: una possibilità che, un tempo, aveva un costo anche entro i limiti UE ma che, da poco, è diventata – a parte qualche eccezione – completamente free.
In sostanza, da Giugno 2017 sono stati eliminati i costi aggiuntivi previsti fino a quel momento, rendendo possibile una navigazione in roaming gratuita in tutti i Paesi dell’Unione Europea applicando lo stesso trattamento del mercato nazionale.
Con il 2020, però, questo cosiddetto Roaming Zero è diventato ancora più vantaggioso: i Giga minimi per navigare all’estero, infatti, sono aumentati. Come mai?
Giga all’ingrosso
La buona notizia è che il costo dei Giga all’ingrosso – cioè delle transazioni tra un operatore e l’altro – è diminuito a 3,5 euro, essendo partito da ben 7,7 euro a metà 2017, con una previsione di ulteriore ribasso (2,5 Giga) tra il 2021 e il 2022.
L’altro risvolto positivo è rappresentato dal fatto che i Giga all’estero sono indipendenti da quelli nazionali ma non necessariamente extra!
Le compagnie telefoniche si stanno già adeguando con nuove offerte basate su questa normativa ma la domanda che attanaglia molti è: come funzionerà la cosa in relazione alla Brexit?
Roaming Zero e Brexit
Con l’uscita della Gran Bretagna dall’UE è legittimo chiedersi cosa succederà in relazione al Roaming Zero.
Qui le news da dare smettono di essere piacevoli; il governo inglese, infatti, ha diffuso un comunicato eloquente: “Dal 1 gennaio 2021, la garanzia della gratuità del roaming in tutta l’UE, l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia verrà meno. Rivolgiti al tuo operatore telefonico per scoprire eventuali costi di roaming che potrebbero essere applicati“.
È intenzione dell’amministrazione britannica, però introdurre una nuova legge che garantisca che si possa continuare ad utilizzare il proprio smartphone con un tetto di 45 pound di spesa per il roaming, oltre i quali gli utenti verranno avvisati della soglia raggiunta per non esaurire il credito o ritrovarsi addebitate fatture proibitive.
Ovviamente, tutto starà anche alle decisioni dei singoli operatori che, almeno per il momento, non sembra abbiano intenzione di reintrodurre il roaming a pagamento.
Non resta che aggiornarsi man mano che gli emendamenti verranno fuori.