E se il vostro smartwatch fosse in grado di rivelare aspetti fondamentali della vostra salute semplicemente installando una app?
Il futuro dell’E-health sembra cambiare ed evolvere di giorno in giorno, soprattutto da quando sono entrati nel nostro quotidiano smartphone e dispositivi simili. L’enorme potenzialità di scaricare, virtualmente, centinaia di app con funzioni tutte diverse ha, di certo, smosso qualcosa nel settore, dando la possibilità di sviluppare software indicati, ad esempio, anche nel mondo della disabilità, aiutando ciechi, sordi, persone affette da handicap motori o semplicemente daltonici.
Ma sembra che le cose stiano letteralmente impennando in direzioni ancora più specifiche.
Cardiogram: l’app sviluppata per Apple Watch
Cardiogram è una app disponibile nell’Apple Store con il motto: “What’s your heart telling you?“. In sostanza, esaminando i dati provenienti dal battito di una persona, è capace di analizzare lo stato di salute del cuore e di prevenire alcuni problemi e, addirittura, patologie gravi.
In particolare, secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della California, lo smartwatch sarebbe in grado di identificare una alterazione del battito cardiaco chiamata fibrillazione atriale, molto pericolosa ma, purtroppo, asintomatica, che è causa della formazione di coaguli di sangue che possono generare anche ischemie e ictus.
Il progetto Health eHeart
Lo studio accademico dei ricercatori di San Francisco si è inserito in un progetto più grande chiamato “Health eHeart” partito nel 2013, il tutto con l’obiettivo di prevenire patologie cardiache attraverso dispositivi mobili.
Al momento, lo studio ha collezionato già 160mila partecipanti (ma si spera di arrivare al milione) ed i risultati raccolti da un esperimento condotto su 6680 utenti hanno rivelato che la app, installata nell’Apple Watch, è capace di distinguere con una accuratezza del 97% la fibrillazione atriale, ma soltanto in condizioni di riposo (in ospedale). L’efficacia, per il momento, sembra scendere di parecchi punti nel quotidiano, raggiungendo “soltanto” il 72% dell’accuratezza.
Ad ogni modo, Brandon Ballinger, co-fondatore di Cardiogram, ha asserito che, entro la fine di quest’anno, il software metterà a disposizione dell’utenza questa particolare funzione, ormai rodata e affidabile; tutto questo potrebbe rappresentare una svolta davvero importante, utile anche come motore d’ispirazione per iniziative simili.
Insomma, sembra proprio che un utilizzo consapevole dei nuovi strumenti messi a disposizione dal progresso tecnologico possa verosimilmente salvarci anche la vita!