Ne è passato di tempo, ormai, da quando il colosso di Zuckerberg ha acquistato le piattaforme Instagram e WhatsApp, creando un unicum di rilevanza mondiale: perché non si tratta soltanto dei servizi offerti, ma della quantità di persone che ne usufruiscono!
Per chi non fosse informato, però, in realtà c’è molto più di questo tra le “grinfie” di Facebook: dal 2014, ad esempio, è stata effettuata anche una compravendita per 2 miliardi di dollari per Oculus VR, la società tecnologica americana che si occupa di hardware e software nell’ambito della realtà virtuale.
La piccola novità che riguarderà tutto l’intero ecosistema è arrivata, per prima, proprio qui: ora, infatti, il nome è stato virato in “Oculus from Facebook” per dare trasparenza immediata, a detta degli stessi portavoce dell’azienda, sui prodotti e sui servizi che fanno parte di Facebook. Ecco perché, anche per quanto riguarda il social fotografico e il servizio di instant messaging più famosi al mondo, a breve leggeremo “Instagram from Facebook” e “WhatsApp from Facebook“.
Una modifica quasi irrilevante, in fondo, per gli utenti (anche perché non si preventivano cambi nei nomi dei programmi e delle app ma, al limite, sono negli splash screen iniziali), probabilmente un po’ “pesante” da assorbire se pensiamo che questi saranno i nuovi nomi ufficiali dei due progetti social, ma che, a livello di marketing e di awareness, invece, ha un peso non indifferente ed un impatto potentissimo.
Al lavoro per le modifiche testuali e grafiche
Per rendere tutto concreto, ovviamente, dovranno essere modificati i nomi online, su tutte le pagine web e gli eventuali relativi loghi: ecco perché gli esperti si aspettano che, da un momento all’altro, icone, immagini e testi vengano cambiati per rispettare questa nuova decisione, come è già accaduto per Workplace e Oculus.
Dietro questa mossa, ovviamente, si nasconderanno anche degli obiettivi ben precisi: la popolarità di Facebook, infatti, al confronto con quella di Instagram e WhatsApp, è in calo già da un po’; in questo modo, approfittando anche delle dimissioni degli ex CEO dei due progetti (avvenute tutte tra il 2017 ed il 2018), la speranza è che il loro successo traini con sé anche un periodo di rinnovato splendore per “papà Facebook”.
Non resta che attendere queste piccole novità per rendersi conto dell’impatto che avranno a livello globale.