Lo smartphone è uno strumento che, ormai, accompagna costantemente le nostre giornate in tantissime attività, che, nella maggior parte dei casi, esulano dalle telefonate o dalla messaggistica istantanea.
Grazie alle App, infatti, questi dispositivi sono diventati dei veri e propri compagni di viaggio con i quali condividere esperienze e momenti di ogni tipo, senza contare il fatto che, nell’ambito della disabilità, sono diventati potentissimi strumenti d’aiuto in grado di andare in soccorso di chi non vede, ad esempio, o di chi vive una condizione di difficoltà motoria.
Naturalmente, il progresso tecnologico è in continuo cammino e i brand si sfidano ogni anno per concepire idee nuove e rivoluzionarie per accaparrarsi maggior clientela; ma chi ha detto che per avere, tra le mani, un buono smartphone bisogna spendere fior fior di centoni?
E se fosse possibile, invece, fare una spesa minore di 500 Euro con un rapporto qualità/prezzo decisamente favorevole?
Vediamo, nel dettaglio, qualche suggerimento in proposito.
Motorola Moto Z2 Play: 499 Euro
Cominciamo da un appartenente alla casa statunitense per eccellenza.
Si tratta di uno smartphone di tutto rispetto, dal peso di soli 145 grammi e uno schermo di 5,5 pollici.
Il sistema operativo caricato è il nuovissimo Android Nougat, la RAM di 3 GB e la memoria interna di 32 GB, tenendo presente che è possibile utilizzare anche una microSD, che amplia ulteriormente lo spazio a disposizione. La fotocamera, infine, è di 12 MegaPixel, mentre la frontale di 5.
A parte tutte le altre specifiche, che possono essere consultate sul sito ufficiale, vale la pena sottolineare che sulla scocca posteriore si possono agganciare magneticamente numerosissimi accessori, come altoparlanti, battery pack, obiettivi zoom, proiettori o addirittura un controller che trasforma lo smartphone in una console portatile. Per chi ama questo genere di cose, è un dispositivo che promette un sacco di divertimento!
Wiko Wim: 399 Euro
Continuiamo con un prodotto francese leggermente più pesante del precedente (160 grammi), ma che presenta la stessa grandezza del display, lo stesso sistema operativo, persino la stessa risoluzione e lo stesso processore. La RAM, però, qui è di 4 GB, la fotocamera secondaria (ha doppia fotocamera posteriore) di 16 Megapixel e… il prezzo è più basso di 100 Euro! Per chi ha bisogni più “essenziali” e può fare a meno della chicca magnetica del Motorola, questo dispositivo è seriamente da prendere in considerazione, anche perchè si troverà non solo online, ma anche nei negozi in giro per il globo, con grande reperibilità.
Samsung Galaxy S7: 500 Euro
Guardando il rapporto dimensioni/peso, questo Samsung potrebbe anche perdere la sfida, visto che lo schermo è di 5,1 pollici ed il peso di 152 grammi.
In effetti, però, il tutto viene compensato da una straordinaria fotocamera (sempre 12 Megapixel e 5 quella secondaria) e da una grande memoria interna, che può essere 32/64 GB.
Anche in questo caso, naturalmente, c’è compatibilità per Android Nougat e la RAM è di 4 GB.
Insomma, uno smartphone di tutto rispetto che ha ben poco da invidiare ai modelli più nuovi.
Per chi ha voglia, poi, di sperimentare marchi differenti, ci sono altro paio di suggerimenti da tenere assolutamente in considerazione.
Cina
Dall’oriente, infatti, arrivano OnePlus 5 e Xiamoi Mi6, rispettivamente 499 e 399 Euro.
Entrambi equipaggiano, come gli altri presentati, l’Android Nougat, 64 GB di memoria interna e 6 GB di RAM ed hanno, rispettivamente, dimensioni di schermo 5,5 e 5,15 pollici.
C’è una bella differenza, però, per quanto riguarda le fotocamere poichè mentre il secondo si adatta più o meno agli altri smartphone della categoria in commercio, con 12 Megapixel per la prima fotocamera e 8 per la seconda, il OnePlus va fiero dei suoi 16 Megapixel per entrambe, vincendo la sfida anche come prestazioni del processore (il più potente in circolazione!) e comparto fotografico, che è il migliore in assoluto.
Per quanto riguarda lo Xiamoi, la chicca è la doppia fotocamera dotata di stabilizzazione ottica, per ottenere foto più definite anche a esposizioni più lunghe, anche se l’interfaccia non è così intuitiva, per chi è abituato al “solito” Android, e la sua reperibilità nel nostro Paese è un po’ problematica.