Viviamo in un’era sempre più digitale, dove tutti i dispositivi sono chiamati a “parlarsi” tra di loro o, almeno, ad interfacciarsi con internet (Internet of Things). In un panorama del genere, condensare il maggior numero di attività in un unico strumento è il fine di molti tech-lovers, senza contare che c’è un grande consumo (e spreco) di gadget che vengono messi in pensione troppo presto, ancora funzionanti e perfettamente performanti, soltanto per passare al modello più nuovo.
Ecco perché può essere interessante imparare a trasformare il proprio smartphone in una vera e propria console low budget per videogaming.
Naturalmente, una premessa è d’obbligo: se da un lato, per giochi vintage e poco pretenziosi in grafica e dinamiche, è possibile “riciclare” il vecchio smartphone dal cassetto e far rientrare tutto anche in un interessante ambito dell’economia circolare, per quelli di ultima generazione, purtroppo, sono necessari dispositivi più nuovi, di fascia sicuramente almeno medio-alta, risalenti a non più di un anno fa.
La trasformazione step-by-step
Quasi tutti i gadget moderni offrono la possibilità di trasmettere immagini e video direttamente in Tv, attraverso funzionalità ad hoc o app; lo stesso discorso vale per le Smart Tv, che consentono una automatizzazione del servizio molto intuitiva.
In tutti gli altri casi, invece, o se si preferisce la stabilità della connessione via cavo che, ovviamente, offre più garanzie di una Wi-Fi, si può procedere, per Android, con un semplice adattatore HDMI, e, per Apple, con un cavo che adatti la Lightning a HDMI. Infine, bisogna recuperare un cavo HDMI, lungo abbastanza a seconda delle esigenze.
Naturalmente, non c’è videogaming senza controller. Occorre, quindi, organizzarsi anche sotto questo punto di vista, affinché l’esperienza di gioco sia in perfetto stile.
L’ideale sono i dispositivi bluetooth capaci di collegarsi anche allo smartphone; ne esistono di diversi tipi per ogni brand.
Ma da dove scaricare i giochi?
Google Play e iTunes App Store grondano di titoli, se si cerca qualcosa di ultra-moderno, ma anche in chiave retrogaming anche se, ovviamente, il catalogo è ridotto; per i fuori-lista, c’è bisogno di ricorrere, come d’altro canto si fa già su Pc, alla nutrita schiera di emulatori messi a disposizione sullo store di Big G (e, quindi, adatti solo per gli androidiani). L’offerta è completa e varia, trattando software gratuiti ed a pagamento che accontentano proprio tutti: gli amanti del Nintendo DS, del Game Boy, di Playstation e di N64 potranno sbizzarrirsi a tornare ragazzini, rivivendo le emozioni di vent’anni fa su uno smartphone ultramoderno.